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Patagonia sud e Terra del Fuoco""Era uno di quei giorni così chiari, così silenziosi, così tranquilli, sembrava che la terra stessa si fosse fermata, stupita dalla propria bellezza" (Katherine Mansfield) COME ARRIVAREPer l'itinerario in questione si può volare da Roma a Santiago via Madrid con Iberia (tariffa pex A.R. bassa stagione circa Lit.1.600.000). Per il volo interno da Santiago a Punta Arenas, effettuato dalla compagnia di bandiera LAN Chile, è conveniente acquistare il Visit Chile, pacchetto di tre voli al costo complessivo di circa 300 US$ (anche se un coupon non viene utilizzato questa soluzione è sempre meno costosa del volo semplice). Sarebbe probabilmente possibile trovare tariffe anche più basse direttamente in Cile, ma bisognerebbe avere a disposizione un corrispondente locale oppure molto tempo per cercare sul posto l'occasione migliore. ITINERARIO CONSIGLIATOCi sono più modi per visitare una regione sterminata come la Patagonia (circa 780.000 Kmq): si possono effettuare voli interni in modo da dividere la visita in varie tappe focalizzando l'attenzione sui luoghi più interessanti oppure effettuare un percorso via terra con partenza e ritorno nella stessa località assaporando con più calma la straordinaria particolare atmosfera creata dalla natura selvaggia, dalla fauna, dallo splendido cielo australe e... dalla recente presenza umana, dovuta a quelli che, nella storia, possono essere veramente considerati gli ultimi pionieri. Nel nostro caso abbiamo scelto la seconda soluzione.Durata 18 giorni Partenza e ritorno a Punta Arenas (Cile); itinerario circolare che inizia attraversando la patagonia cilena e quella argentina e che prosegue, dopo lo Stretto di Magellano, nella Terra del Fuoco fino all'estremo sud del mondo. Giorni 1 ÷ 6: Durante la prima giornata trascorsa a Punta Arenas, il centro abitato più grande della Patagonia e forse l'unico che possa essere chiamato città, si visita la vicina Pinguinera Seno Otway dove, come dice il nome, è insediata una nutrita colonia di pinguini di Magellano (l'unica specie presente lungo le coste continentali sudamericane). Partenza verso nord in direzione Puerto Natales, piccolo paese affacciato sull'unico degli innumerevoli fiordi creati dall'Oceano Pacifico che si possa raggiungere via terra. Da lì la strada raggiunge, dopo circa 150 Km, il Parque National Torres del Paine, senz'altro la maggior attrattiva della parte cilena, un parco nazionale creato intorno ad un imponente massiccio montuoso di aspetto vagamente dolomitico, solcato da ghiacciai perenni che si sciolgono in una serie di laghi lungo i quali vivono numerosi i guanachi, erbivori della stessa famiglia dei lama, utilizzati un tempo dagli indios per sfamarsi e vestirsi. Prima di arrivare al parco breve deviazione verso la Cueva del Milodonte, singolare caverna all'interno della quale sono stati rinvenuti numerosi resti del Milodonte, lontano parente del bradipo, estintosi 10.000 anni fa, alla base di numerose leggende locali e citato anche da Chatwin. Dal Parco si riparte attraversando il confine cileno-argentino a Cerro Castillo e, dopo un lungo viaggio nella steppa patagonica, si arriva a El Calafate, località prettamente turistica ubicata nel Parque National Los Glaciares e base di partenza per le visite nel parco. Da El Calafate si raggiunge in circa un'ora il Ghiacciaio Perito Moreno, un impressionante fiume di ghiaccio con un fronte lungo 5 Km ed alto 60 metri che conclude la sua "corsa" in un ramo del Lago Argentino dove immensi blocchi si staccano e precipitano rumorosamente in acqua. Dalla vicino Puerto Bandera partono anche le escursioni in catamarano lungo il lago in direzione di altri ghiacciai. Giorni 6 ÷ 12: Da El Calafate, dopo circa 200 Km. di pista sterrata di arriva a El Chalten, sempre all'interno del parco, ai piedi del famoso Fitz Roy e dell'ancor più famoso Cerro Torre, vette mitiche dell'alpinismo mondiale, salite per la prima volta solo negli anni '50. Tempo permettendo è possibile raggiungere a piedi con facili sentieri (circa 6 ore andata e ritorno) i relativi campi base. Da El Chalten, per raggiungere verso est la costa atlantica, si percorre qualche centinaio di chilometri di vero deserto nel quale è facile avvistare qualche armadillo che, grazie allo scarso traffico, si permette di attraversare tranquillamente la strada. Toccati gli insediamenti di Tres Lagos e Gobernador Gregores si arriva a Puerto San Julian ( è possibile in alternativa fare anche un percorso più corto che raggiunge la costa più a sud). Da questa città, nelle cui vicinanze si trova una colonia di pinguini, si scende verso sud lungo la ruta nacional n°3, l'unica strada asfaltata di tutto l'itinerario. Poco dopo Comandante Luis Piedra Buena, sulla sinistra interessante deviazione verso la spiaggia prospiciente l'isola di Monte Leon dove si trova un'altra colonia di pinguini: senza dimenticare il rispetto dovuto a questi timidi animali, è facile avvicinarsi alle tane scavate in piccole grotte a poche decine di metri dal mare e nelle quali nel mese di dicembre si trovano anche i piccoli da poco venuti alla luce. Proseguendo lungo la statale si raggiunge Rio Gallegos capoluogo della regione argentina di Santa Cruz. Da Rio Gallegos si rientra momentaneamente in Cile per attraversare lo stretto di Magellano e, dopo lo sbarco in Terra del Fuoco, si torna nuovamente in Argentina, raggiungendo Rio Grande. La strada prosegue sempre verso sud mentre la steppa di tipo patagonico lascia il posto alla vegetazione ed alle montagne che caratterizzano la parte meridionale della T.d.F.. Dopo il Paso Garibaldi, aperto solo nel 1936 si arriva ad Ushuaia, grande centro urbano sorto attorno all'omonima baia e definita dagli argentini "la ciudad mas austral del mundo" anche se, ad essere precisi, il titolo spetterebbe a Puerto Williams, piccolo insediamento in territorio cileno dall'altra parte del Canale di Beagle. Giorni 12 ÷ 18: Da Ushuaia si può visitare l'adiacente Parque National Tierra del Fuego, interessante per la ricca vegetazione di faggi australi e per la fauna che va dalle locali oche di montagna (Kaiken) ai castori nordamericani che, con le loro dighe, hanno modificato l'idrografia di intere zone. Il parco è una sottile striscia di territorio delimitata dalle montagne, dal confine cileno e, a sud, dal Canale di Beagle. Dalla città partono numerose escursioni di alcune ore lungo il canale per visitare le isole davanti alla baia, dove vivono colonie di cormorani e leoni marini. Sempre via mare, oppure ancor meglio via terra, si può raggiungere l'Estancia Harberton, prima fattoria creata in Terra del Fuoco dall'intraprendenza del reverendo Bridges: il complesso degli edifici è visitabile. Ritornando verso nord è interessante la sosta al nuovissimo paese di Tolhuin fondato nel 1972; si possono effettuare numerose deviazioni lungo le "rute complementarie", strade secondarie che si addentrano nel cuore dell'isola di estancia in estancia: segnaliamo la ruta "a" lungo la costa e la "h" nell'interno. Per tornare nel continente è quasi d'obbligo ripercorrere la stessa strada fino al traghetto di Primera Angostura; si potrebbe attraversare lo stretto anche a Porvenir ma le corse sono molto limitate e più costose. Dallo sbarco in terraferma una veloce strada conduce nuovamente a Punta Arenas. |
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DOVE DORMIREUna sistemazione in albergo si trova in ogni centro abitato e le strutture sono pulite ed accoglienti. Naturalmente bisogna prestare un po' di attenzione a pianificare gli spostamenti. In alcuni casi, come quando si percorrono centinaia di chilometri per arrivare al Parque Torres del Paine o a El Chalten dove le strutture sono in numero limitato, è consigliabile prenotare in anticipo tramite agenzie locali (nel caso citato rispettivamente a Punta Arenas ed a El Calafate). Nelle altre località non ci sono particolari difficoltà per trovare posto, tranne qualche problema a Ushuaia; tutto ciò è comunque riferito al periodo 1-18 dicembre e quindi non in altissima stagione (gennaio-febbraio) |
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DOVE MANGIAREPer lo spuntino di mezzogiorno suggeriamo di autogestirsi con panini, biscotti, dolciumi vari, sia per motivi di budget sia perché spesso ci si trova lontano da qualunque cosa ricordi un ristorante. La riserva alimentare a bordo del veicolo potrà anche servire da scorta di emergenza nel malaugurato caso di un guasto meccanico che costringesse a prolungate soste, sotto il sole o sotto le stelle della Patagonia. |
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CONSIGLILe carte di credito più comuni sono accettate in molti esercizi, ma pagando in contante si risparmia circa il 10%. sia negli alberghi che in alcuni negozi. E' consigliabile quindi portare una parte di ciò che si prevede di spendere, direttamente in dollari USA i quali, come già detto, in Argentina sono interscambiabili con il peso locale. In Cile (Santiago e Punta Arenas) è stata verificata la possibilità di prelevare pesos direttamente con il bancomat italiano purchè appartenente al circuito CIRRUS. |
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DA NON PERDERE
- La Pinguinera Seno Otway, magari nel primo pomeriggio, prima che arrivino i tour organizzati che partono da Punta Arenas.
- Il Lago Grey nel Parque National Torres del Paine con gli iceberg che si staccano dall'omonimo ghiacciaio |
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CURIOSITA'
La bevanda tradizionale del paese è il mate, infuso ricavato con le foglie dell'omonima erba, da sorseggiare, a scopo conviviale (stile grolla valdostana), mediante una cannuccia metallica da un contenitore realizzato con una zucca svuotata. Non si trova nei locali pubblici per cui se volete assaggiarlo dovete procurarvi il necessario: contenitore (mate), cannuccia (bombilla), erba (yerba mate) e acqua calda. |
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GUIDE E LINKS
Di grande utilità "Argentina" della "edt", edizione italiana della equivalente Lonely Planet, ricca di informazioni pratiche molto particolareggiate e con una sezione dedicata alla patagonia cilena . Molto utile anche "Patagonia e Terra del Fuoco" della fuoriTHEMA, particolarmente per le notizie storiche, culturali e le informazioni naturalistiche. L'Ambasciata del Cile in Italia (Via Po 23 ROMA) e l'Ambasciata Argentina sezione turistica (Piazza Esquilino 21 V°P - Roma tel 06-47823788), su richiesta inviano materiale informativo.
La cartografia di maggiore reperibilità in Italia è in scala 1:4.000.000, appena utile quindi per pianificare il viaggio. Presso alcune librerie specializzate (segnaliamo la liberia VEL di Sondrio tel 0342-218952) si trovano le pubblicazioni della Zagier & Urruty. La carta "Patagonia Sur e Tierra del Fuego" in scala 1:1.000.000 si è rivelata utilissima anche per la pratica tabella che indica, per ogni località, quali sono i servizi disponibili, sia turistici, meccanici che sanitari. Altre mappe più dettagliate possono essere reperite sul posto (cartografie dei parchi in scala 1:100.000 o 1:500.000)
Fra i links sul web da segnalare: |