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NUOVA ZELANDA, il paradiso verde""Era uno di quei giorni così chiari, così silenziosi, così tranquilli, sembrava che la terra stessa si fosse fermata, stupita dalla propria bellezza" (Katherine Mansfield) COME ARRIVAREA meno che non si vogliano ripercorrere le orme di J. Cook primo esploratore dell'isola, l'unico mezzo è l'aereo. La compagnia di bandiera Air New Zealand vola da Londra via Los Angeles ma le sue tariffe sono elevate. La rotta asiatica, effettuata da varie compagnie tipo Cathay Pacific (via Hong Kong) o Thai (via Bangkok), è senz'altro preferibile dal punto di vista economico (una tariffa pex si può trovare intorno a £. 2.000.000). Il tempo di volo da Roma escluse le soste e di circa 25 ore. La differenza di fuso orario reale è di 11 ore (in pratica però sono 12 ore da novembre a marzo e 10 ore da aprile a settembre a causa delle ore legali invertite). ITINERARIO CONSIGLIATO in 25 giorniPartenza e ritorno ad Auckland (unico scalo intercontinentale), visita delle due isole (North Island e South Island)Giorni 1 ÷ 5: Da Auckland, metropoli cosmopolita e capitale velistica del paese, ci si dirige ad est verso la penisola di Coromandel, ricoperta di foresta pluviale con splendide viste sull'oceano. Procedendo verso sud si giunge a Rotorua, zona di formazione vulcanica ricca di geyser e centro di cultura Maori; da qui attraverso il Tongariro National Park, nel quale si trova il Mt. Ruapehu, vulcano in piena attività, si giunge all'estremità sud di North Island e cioè a Wellington, piacevole cittadina, capitale amministrativa del paese e punto di partenza dei traghetti che conducono a South Island Giorni 5 ÷ 10: Appena sbarcati a Picton si inizia il periplo dell'isola in senso antiorario, visitando l' Abel Tasman National Park, esteso parco ricco di sentieri in riva all'oceano. Dirigendosi verso sud si costeggia la piovosissima west coast toccando Greymouth, quindi Franz Joseph Glacier dove i ghiacciai perenni giungono a poche centinaia di metri dal mare, infine Haast dove la strada entra verso l'interno. Durante il percorso è possibile vedere, inoltrandosi a piedi verso il mare, foche e pinguini. Nella parte interna dell'isola Queenstown, centro turistico sulle rive del lago Wakatipu e capitale degli sport estremi, primo fra tutti il bungee jump. Giorni 10 ÷ 15: Da Queenstown verso sud si fa tappa a Te Anau, ai margini del Fiordland National Park, base di partenza per la visita di Milford Sound il fiordo più famoso; nella zona è facile incontrare il Kea, rumoroso pappagallo si montagna affamato di tergicristalli. Proseguendo verso sud si trova Invercargill dalla quale si può effettuare la traversata per la piccola Stewart Island oppure ritornare verso nord in direzione Dunedin, città di impronta scozzese vicino alla quale sono facilmente osservabili colonie di pinguini dal ciuffo e foche. Importante deviazione nuovamente verso l'interno fino al versante est del Mount Cook (mt 3765), tetto del paese, e da qui ai vicini laghi Tekapo e Pukaki. Giorni 15 ÷ 20: Ritornando sulla costa si trova Christchurch, città universitaria di atmosfera tipicamente inglese, e, proseguendo lungo il percorso verso nord, Kaikoura dalla quale ci si può imbarcare per un breve tour in cerca delle balene. Di qui di nuovo a Picton e sul comodo traghetto verso North Island (quattro ore di navigazione, due delle quali all'interno di un lunghissimo fiordo). Da Wellington ci si dirige verso Auckland per la visita dell'estremità nord dell'isola; interssante sosta alle Waitomo Caves, grotte calcaree la cui volta è punteggiata di migliaia di larve luminose Giorni 20 ÷ 25: Da Auckland verso nord, passata Dargaville, si attraversano foreste di kauri, spettacolari giganti arborei, e si arriva a Kaitaia altra base di partenza per una gita giornaliera lungo la Ninety Mile Beach, fino a Cape Reinga, estremità del paese, in ambiente sub-tropicale. Da Kaitaia a Auckland si percorre la costa est toccando la Bay of Islands luogo storico legato alla firma del trattato di pace tra inglesi e maori |
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DOVE DORMIRELa soluzione più diffusa e più economica è quella dei motel di stampo nordamericano, confortevoli e presenti in quasi tutti i villaggi anche sperduti. All'interno dell'unità abitativa è sempre presente un bollitore elettrico per il caffè e per la colazione (il latte viene consegnato assieme alle chiavi dell'alloggio) In alcuni casi c'è proprio un angolo cottura se non una vera e propria cucina con tutti gli accessori |
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DOVE MANGIAREPer la colazione ed il pranzo esistono numerosi locali per uno spuntino veloce ed economico a base di sandwiches o cibi precotti da riscaldare. |
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CONSIGLI- Le carte di credito più comuni sono accettate quasi ovunque per cui è consigliabile limitare la valuta da portare con sé: in caso non si possegga una carta di credito consigliati i Traveller Cheques in dollari USA. DA NON PERDERE
- La baia di Auckland, in particolar modo quando è solcata da centinaia di barche a vela |
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CURIOSITA'
La Nuova Zelanda ha dato i natali a numerosi personaggi famosi fra i quali Edmund Hillary, primo alpinista a salire sull'Everest, Katherine Mansfield, scrittrice, e Jane Campion, regista premiata con la Palma d'Oro per "Lezioni di Piano". Questo film è da consigliare, oltre che per la drammaticità della storia, anche per la splendida fotografia dei paesaggi neozelandesi. Per un'idea della realtà sociale della minoranza maori di Auckland si segnala anche la visione di "Once Were Warriors". |
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GUIDE E LINKS
Di grande utilità "New Zealand" della Lonely Planet (in inglese), ricca di informazioni pratiche molto particolareggiate. Da integrare con "Nuova Zelanda" della collana CLUPGUIDE molto utile per le informazione storiche, sociali e culturali del paese.
La cartografia disponibile in Italia è in scala 1:1.250.000, utile quindi per pianificare il viaggio ma non per muoversi sul posto, per cui è consigliabile acquistare in loco carte più dettagliate (ad es. quelle pubblicate dal locale AA (Automobil Association) in scala 1:550.000
ra i links sul web da segnalare: http://www.holiday.co.nz/ |