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CORSICA - Isola francese che si riscalda al sole d'ItaliaCOME ARRIVARECi sono numerose compagnie che fanno la spola tra Italia e Corsica (Corsica Ferries, Mobylines, Corsica Marittima) con partenza da Livorno, Piombino, La Spezia, Genova o Savona. I prezzi più o meno si equivalgono e la scelta può essere motivata dalla località di partenza e dall'orario. Naturalmente è conveniente, anche dal punto di vista economico, non traghettare nei giorni di punta (week-end).
Per muoversi l'automobile, magari di ridotte dimensioni, risulta chiaramente il mezzo migliore per vedere l'isola; le proverbiali strette strade corse sono state in buona parte allargate negli ultimi anni per far fronte agli aumentati volumi di traffico. Lungo la costa il tratto peggiore rimane solo quello tra Galeria e Porto dove, specialmente viaggiando verso sud, bisogna fare attenzione incrociando altri veicoli perché tra la strada ed il vuoto c'è solo un parapetto nano che non tranquillizza molto. ITINERARIO CONSIGLIATO in 18 giorniPer chi non vuol limitarsi a godere della prima caletta dal mare turchese incontrata, ma vuole conoscere tutti i vari aspetti di quest'isola che racchiude, in pochi ma tortuosi chilometri, una varietà di paesaggi incredibili a sole 4 ore di traghetto dall'Italia, proponiamo un piccolo tour dal ritmo rilassante. Partenza e ritorno a Bastia; itinerario circolare che inizia con il periplo di Capo Corso e che prosegue lungo la costa occidentale fino alle Bocche di Bonifacio con ritorno attraverso l'interno.Giorno 1: Dopo la traversata da Livorno a Bastia si percorre la costa orientale di Capo Corso fino a Macinaggio lungo la panoramica D80 che offre la vista dell'isola toscana di Capraia. Giorni 2 e 3: Sosta a Macinaggio da dove si può raggiungere la Riserva Naturale di Capandula con la splendida spiaggia di Santa Maria ai margini della quale si trovano l'omonima cappella del X secolo ed i resti di una torre genovese. Un'altra spiaggia molto bella si raggiunge in auto a Barcaggio, estremità nord dell'isola di fronte all'Ile de la Giraglia. Nella zona sono da vedere il piccolo paese di Centuri-Port, Rogliano e vari punti panoramici sia lungo la statale che a Capo Grosso, promontorio a ovest di Tollare. Giorno 4: Trasferimento da Macinaggio a Algaiola; si percorre la costa occidentale del capo attraverso i paesi di Pino e Nonza giungendo a St. Florent dove si trova l'antica cattedrale, uno dei monumenti romanici più importanti della Corsica. Proseguendo si attraversa il Desert des Agriates, una zona un tempo coltivata, ma adesso completamente brulla. Se ci si vuole addentrare nel deserto, subito dopo il piccolo centro di Casta, una polverosa pista di 12 Km. adatta a veicoli a quattro ruote motrici, conduce a Plage de Saleccia, molto bella ma comunque sullo standard di molte altre nell'isola. Proseguendo lungo la statale si giunge nella zona forse più turistica e più francesizzata della Corsica; si attraversa l'Ile Rousse e si arriva ad Algaiola, piccola cittadella genovese dall'atmosfera tranquilla. Giorno 5: Sosta ad Algaiola da dove si può raggiungere la spiaggia di Rindara (in direzione Ile Rousse) e in serata visitare Calvi, roccaforte genovese con la tipica Cittadella fortificata. Giorno 6: Partendo da Algaiola si oltrepassa Calvi e si segue la panoramica strada costiera a picco sul mare fino al bivio per Galeria. Il percorso prosegue poi fino al golfo di Porto lungo la strada forse più tortuosa e stretta di tutto il litorale, ma che offre splendidi panorami e merita quindi di essere percorsa. Da Porto si raggiunge Piana in posizione dominante sul golfo e sulle "Calanche", formazioni di rocce rosse modellate dall'erosione degli agenti atmosferici che assumono, particolarmente al tramonto, colorazioni molto suggestive. Giorni 7 e 8: Sosta a Piana ad un passo dalle sottostanti spiagge di Ficajola (piccola caletta con acque limpidissime e vista sul golfo) e di Arone entrambe in grado di accontentare sia gli amanti della sabbia che dello scoglio (ideale per lo snorkelling). Se si vuole dedicare una giornata al trekking segnaliamo alcuni brevi percorsi: 1) Il sentiero delle Calanche che parte dalla strada Porto-Piana in corrispondenza della roccia "testa di cane" e che in circa mezz'ora conduce ad un belvedere naturale panoramico sul golfo. 2) La gola della Spelunca, lungo un tratto del percorso Mare e Monti tra i paesi di Ota e Evisa, che permette in meno di un'ora di arrivare ad un ponte genovese immerso nel bosco sotto il quale è possibile rinfrescarsi nelle acque del torrente. 3) La foresta d'Aitone, costituita da altissimi pini-larici, percorsa da numerosi sentieri che partono ai due lati della strada carrozzabile al termine della quale si giunge al Col de Vergio, spartiacque con la parte centro orientale dell'isola e punto di partenza per un facile escursione alle Bergeries de Radule, un ovile isolato immerso in un tipico paesaggio alpino dove è facile incontrare capre e maiali... più o meno selvatici Giorno 9: Partenza da Piana in direzione Ajaccio; sosta a Cargese piccolo borgo di immigrati greci nel quale si trovano due edifici religiosi, uno cattolico e uno ortodosso a testimonianza della forte componente di origine greca degli abitanti. Ajaccio è una piacevole cittadina (a parte il traffico un po'caotico) che vive di ricordi napoleonici; caratteristico il quotidiano mercato di specialità alimentari. Da Ajaccio proseguendo verso sud sempre lungo la costa si arriva a Propriano, centro turistico della Corsica meridionale e punto di partenza per interessanti escursioni, marine e non. Giorni 10 e 11: Da Propriano sono numerosi i siti balneari da raggiungere: fra tutti la spiaggia di Cupabia all'interno della omonima baia a nord sulla strada per Ajaccio e la spiaggia di Tizzano a sud fuori dal golfo. Nei dintorni di Propriano si trovano anche numerose testimonianze preistoriche: la più famosa Filitosa con i più grandi menhir del Mediterraneo, e la più sconosciuta, ma forse più suggestiva, zona di Cauria (lungo la strada per Tizzano) con il dolmen di Fontanaccia ed i due allineamenti di menhir di Renaggiu e Stantari. Da visitare, magari per la cena, il paese di Sartene dove il venerdì santo si tiene la famosa processione del "Catenacciu". Giorno 12: Da Propriano si raggiunge in poco più di un'ora Bonifacio forse la più bella città dell'isola, caratterizzata dalla sua posizione dominante sulle omonime bocche. Oltre alla visita del centro storico, è consigliabile raggiungere a piedi o in auto Capo Pertusato, estrema punta meridionale corsa con bellissima vista su Bonifacio, le sottostanti falesie e la costa sarda. All'estremità ovest di Bonifacio, proprio sopra l'imboccatura del porto, si trova il cimitero, ricco di cappelle private e mausolei a testimonianza dell'importanza del culto dei defunti per la gente corsa; nelle vicinanze si trova l'imboccatura del tunnel costruito durante la seconda guerra mondiale per raggiungere ed illuminare il "timone della Corsica" caratteristica formazione rocciosa la cui vista è comunque più interessante dalla parte del mare. Giorni 13 e 14: Da Bonifacio è' opportuno dedicare una giornata all'escursione in barca per raggiungere l'isola Lavezzi, splendida riserva naturale dal mare straordinariamente trasparente; durante il percorso si possono ammirare le scogliere e le grotte di Sdragonato; ci sono tre compagnie che effettuano questo servizio con più corse giornaliere che permettono di sostare sull'isola anche per diverse ore (ricordarsi dei viveri): chiedere a tutte i prezzi perché si possono avere anche sensibili sconti rispetto alle tariffe pubblicizzate. Nel tratto di strada tra Bonifacio e Porto Vecchio si trovano alcune fra le più famose spiagge della Corsica come la baia di Rondinara o la Palombaggia. Giorno 15: Trasferimento verso nord seguendo la costa fino a Porto Vecchio, poi si devia verso ovest per attraversare prima la Foresta de l'Ospedale e poi il Col de Bavella dal quale si può ammirare l'omonimo complesso montuoso delle Aguilles de Bavella. La strada, strettissima, ritorna verso il mar Tirreno che si raggiunge a Solenzara. In questa zona la costa assume un aspetto meno affascinante rispetto al resto dell'isola, forse più simile alla dirimpettaia costa toscana. Si prosegue per poco verso nord per rientrare definitivamente nell'interno a Ghisonaccia; si attraversa poi il paese di Ghisoni all'interno di un'altra delle rigogliose foreste corse. Valicato il Col de Sorba e scesi alla statale Ajaccio-Bastia si raggiunge Corte, antico capoluogo storico della Corsica e centro geografico dell'isola. Giorni 16 e 17: Tempo permettendo è d'obbligo dedicare un giorno alla valle della Restonica che da Corte si addentra nella zona più "alpina" della Corsica dove anche a luglio è facile incontrare qualche nevaio. Con l'auto si percorre la valle fino ad un parcheggio a pagamento (affollatissimo in alta stagione) dal quale, a piedi, si può salire verso i laghi Melo e Capitello rispettivamente a 1700 e 1900 metri di quota e, volendo, anche raggiungere lo spartiacque, laddove si incrocia il percorso del GR20, trekking a tappe che percorre tutta l'isola. Se si ha intenzione di muoversi a piedi, anche per un piccolo tratto, è consigliabile munirsi di adeguate calzature in quanto i sentieri, per quanto non difficili e ben segnalati, si snodano pur sempre su terreno di montagna (roccette spesso instabili). Per questa ed altre escursioni nella zona, si possono acquistare a Corte le carte topografiche in scala 1:25.000 dell' IGN. Di ritorno lungo la Restonica ci si può concedere (magari brevemente) un bagno decisamente rinfrescante nelle acque del torrente. Da Corte si raggiungono facilmente altre valli interessanti dell'entroterra corso come la Valle del Golo e la Valle del Niolo che porta ai piedi del Monte Cinto, massima elevazione dell'isola. Verso est si trova la zona della Castagniccia famosa per la grande produzione del frutto che le da' il nome. Giorno 18: Da Corte si arriva, in poco più di un'ora, a Bastia per l'imbarco sul traghetto. Se non si ha troppa fretta si può visitare la chiesa di San Michele in località Murato, sulle colline tra Bastia e St. Florent, originale architettura romanico-pisana. |
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DOVE DORMIREOgni località corsa, specialmente lungo la costa, presenta diverse soluzioni abitative che vanno dall'albergo più o meno di lusso al campeggio. |
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DOVE MANGIARECome nel resto della Francia i menu turistici sono diffusi ovunque e rappresentano un buon rapporto qualità-quantità-prezzo. In media 90-110 FF a testa bevande escluse. Se si sceglie alla carta (opzione talvolta consigliabile per assaggiare qualche specialità) i prezzi logicamente aumentano. |
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CONSIGLILe carte di credito più comuni sono accettate quasi ovunque, anche se a Corte in un paio di ristoranti si è tentato di dichiarare il solito fantomatico guasto al lettore della carta, allo scopo di ottenere un pagamento in contanti. In tal caso mostrare il portafoglio senza franchi né lire ed il guasto svanisce miracolosamente. Per le piccole spese conviene portare franchi dall'Italia o cambiare lire sul posto oppure ancora prelevare direttamente con il bancomat italiano purché appartenente al circuito CIRRUS o equivalente. DA NON PERDERE
- Le spiagge dell'estremità nord di Capo Corso |
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CURIOSITA'L'uso del francese raramente è indispensabile, in quanto l'italiano è facilmente compreso anche perché il dialetto corso ha uno stretto legame con la nostra lingua. |
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GUIDE E LINKS
Di grande utilità "Corsica" della "edt", edizione italiana della equivalente Lonely Planet, ricca di informazioni pratiche su alloggi e ristoranti. |